Oggi per la rubrica “In panchina con…” intervistiamo il tecnico del Paternò Calcio Filippo Raciti. 
Raciti, dopo un passato da calciatore ha guidato Ragusa, Modica e Lusitano (formazione portoghese). Nel suo palmares due campionati con il Ragusa (Promozione ed Eccellenza) e due Coppa Italia. Dopo aver raggiunto la salvezza con il Ragusa in Serie D Filippo Raciti è approdato alla corte del Paternò Calcio. 

Raciti giovane e vincente

Filippo Raciti tecnico del Paternò durante la seduta a Ragalna

Filippo Raciti, siamo quasi al giro di boa. Che idea si è fatto di questo campionato di Eccellenza? 
“Credo che sia uno dei tornei più equilibrati degli ultimi anni con quattro o cinque formazioni che sono partite con obiettivi importanti: Modica, Enna, Paternò, Gela e metto anche la Nebros che secondo il mio parere è un'ottima squadra. Poi ci sono le outsider come Milazzo, Fc Jonica che non sta facendo il campionato che sperava all'inizio, Mazzarrone, Real Siracusa, formazioni che negli ultimi anni hanno fatto grandi cose.  Basti pensare che nella parte bassa della classifica ancora la lotta è aperta, con formazioni che possono mettere in difficoltà chiunque e che non molleranno fino alla fine”.   
 

Mister Raciti cosa pensa invece delle formazioni siciliane tra Serie B e Serie C? 
“Il Palermo al momento non sta rendendo per come dovrebbe e per come è stata costruita. Sappiamo che il campionato di Serie B è abbastanza insidioso ma allo stesso tempo negli ultimi abbiamo visto che chi sta nella parte destra della classifica ad inizio stagione, nella seconda parte può ambire ad obiettivi ben diversi e importanti. In Serie B i punti li fai e li perdi con chiunque. Sono sicuro che il Palermo, una volta riorganizzate le idee può ripartire più forte di prima avvicinandosi al proprio obiettivo. In Serie C il Messina ha tutte le carte in regola per salvarsi. Questo doveva essere il suo campionato. Il Catania invece ha deciso di cambiare guida tecnica così come i propri obiettivi. Punterà alla Coppa Italia per una migliore posizione nella griglia dei play off nazionali ma anche in campionato i rossazzurri hanno tutto il tempo per rifarsi e risalire in classifica”.    

Raciti, invece, cosa la sorprende di più di questa stagione di Serie D? 
“Alla vigilia si era già una preannunciata una lotta a due o tre con Trapani e Siracusa ma con la Vibonese che sta dimostrando di tener testa alle due siciliane. Poi il Lamezia è fallito, le calabresi non vivono un buon momento. Oggi la classifica mostra i valori attuali. Nessuna sorpresa fin qui. Ritengo Trapani e Siracusa inarrivabili ma la Vibonese è da attenzionare soprattutto dopo la sessione di calciomercato di dicembre”. 
 

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Torniamo nella sua Paternò: non era facile ricominciare in una piazza delusa da una retrocessione ed invece sarà un 2024 che si preannuncia impegnativo.. 
Non era facile. Nei primi giorni di ritiro con il Paternò si respirava amarezza per la retrocessione dello scorso anno. L'obiettivo iniziale era quello di resettare le scorie negative e credo che sia stato raggiunto, portando entusiasmo anche in città e tra i tifosi, grazie anche ai risultati postivi che ti aiutano e influiscono nella rinascita del Paternò. Nel 2023 si è seminato, nel 2024 si deve raccogliere quanto seminato. Stiamo correndo su due obiettivi importanti. La Coppa Italia ad esempio non era un obiettivo del Paternò ma l'abbiamo giocata e onorata fino a raggiungere la finale. Un trofeo di grande prestigio che proveremo a vincere per noi per la città di Paternò e per i tifosi”. 
 

Il sogno di Filippo Raciti 

Raciti, qual è il suo sogno nel cassetto?
“Chi mi conosce sa che non mi sono mai posto limiti. Ho cercato sempre di far bene, a livello sportivo ed extra-sportivo. Sono ambizioso. Il sogno, se parliamo di questa stagione, sarebbe riportare il Paternò nella categoria dove è stata in questi ultimi anni”. 

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