Luca Di Gregorio: "Violenza nei tornei giovanili. Manca educazione sportiva"
Troppi episodi di violenza nel calcio giovanile. Manca cultura allo sport

Abbiamo voluto fare due chiacchiere con Luca Di Gregorio, ex calciatore e allenatore che oggi con grande dedizione ricopre un importante ruolo tra Lnd e Figc al fianco dei presidenti Sandro Morgana e Lino Gurrisi oltre che ad essere scouting delle rappresentative siciliane.

Impossibile non parlare del Torneo delle Regioni di scena dall'11 al 18 Aprile che impegnerà tutte le province siciliane ma ancor di più è difficile non parlare con Di Gregorio di un fenomeno che deve essere frenato ma sul quale le istituzioni sportive continuano a lavorare senza sosta.
“Purtroppo la violenza nei tornei giovanili cosi come nelle categorie minori è un fenomeno ricorrente - spiega Luca Di Gregorio - e come dice il nostro presidente Sandro Morgana, fin quando accade un solo episodio, noi dobbiamo continuare a sensibilizzare”.
Sono tanti gli episodi di violenza riscontrati negli ultimi periodi tra risse in campo, mamme che colpiscono gli arbitri e tanto altro che mostrano dirigenti che non sono capaci di educare.
Paghiamo la mancanza di educazione sportiva
“Noi come Federazione siamo vigili e presenti. Purtroppo paghiamo la mancanza di educazione sportiva. Ci sono tanti addetti ai lavori validi e corretti - spiega Di Gregorio - ma ce ne sono altrettanti che non sanno crescere un gruppo di giovani. Sono state svolte diverse riunioni dal comitato anti-violenza, ma spesso rimaniamo inascoltati”.
Si parla di episodi che accadono nei tornei giovanili cosi come in campionati come 2° e 3° categoria dove pare sia vietato perdere che dimostra l'assenza di cultura allo sport.
Il nostro calcio non è questo. Il calcio è diventimento
“Inoltre succede anche che gli arbitri, giovani impauriti che fanno parte del gioco come i calciatori - commenta ancora Di Gregorio -, non riescono a scrivere quanto accade per cui si vietano anche le squalifiche che garantirebbero la giusta punizione. Mi batterò fino alla fine come consigliere di Catania per vivere queste situazioni, sperando che ci siano sempre meno episodi di violenza. Il calcio è divertimento. Quando alle partite arrivano le forze dell'ordine, per me è già una sconfitta”.
Secondo lo stesso Di Gregorio, la soluzione è la presenza delle istituzioni con una maggiore vicinanza tra organi e squadre. “Non casca il mondo se si retrocede - ribadisce Di Gregorio - ma si deve diffondere sempre più il saper perdere. E' difficile ma io credo che si possa fare quel famoso salto di qualità. Il lavoro che stiamo svolgendo insieme ai presidenti Morgana e Gurrisi è da ammirare. Io credo fortemente in questa sensibilizzazione all'educazione sportiva”.
Una risposta che la Sicilia darà sicuramente al “Torneo delle Regioni” che si svolgerà dall'11 al 18 aprile.
“Siamo quasi pronti. Per noi è la prima volta - conclude Di Gregorio - per la Lega Nazionale Dilettanti e per la Sicilia intera sarà un appuntamento importante. Nella settimana prima di Pasqua si attendono oltre 2000 persone con un indotto non indifferente per il turismo, per le strutture ricettive e quant'altro oltre ad assistere a match di calcio di gande valore che ne varrà per la crescita di tutti con le finali che si giocheranno nel rinnovato stadio di Taormina”
Ringraziamo Luca Di Gregorio con il quale abbiamo di tornei giovanili ed educazione sportiva