Lucarelli (ph. Riccardo Caruso)
Lucarelli (ph. Riccardo Caruso)

di Rosario Sortino 

"Cristiano, amico mio, abbracciami guascone!”. E' la famosa frase che riporta al “Cyrano” di Aldo, Giovanni e Giacomo in “Chiedimi se sono felice”. 
La prima frase che viene in mente nel pensare al ritorno di Cristiano Lucarelli sulla panchina rossazzurra. Le ultime 24 ore sono state più da “thriller” più che da commedia. Chiaro che sul piano del gioco, al novantesimo, parlare della pessima prestazione del Catania di Tabbiani sarebbe stato un pò come sparare sulla croce rossa (troppo facile). 
A nulla è servita la scossa chiesta dal vice presidente Vincenzo Grella nel corso della conferenza stampa della scorsa settimana perché contro il Potenza di Lerda, che ricordiamo ancora con la maglia dell'Atletico Catania, le cose sono anche peggiorate sia nel gioco che nell'atteggiamento. 
Anzi, a dire il vero con grande rammarico il Catania non è mai stato di Tabbiani. Perché i malumori erano evidenti già in estate per il tecnico, giovane emergente che non ha convinto né il popolo rossazzurro né “parte” della società che ha deciso di cambiare dopo 12 partite. 
Ovviamente dipende anche dalla squadra che gli hanno affidato. Non mettiamo in dubbio le sue capacità, ma vogliamo considerare pure, (abbiamo una fissa per queste cose), che non tutti gli allenatori siano da Catania per carattere o temperamento. Sappiamo bene che non sia facile “resistere” ad una pressione di oltre ventimila spettatori che amano i colori rossazzurri più di ogni altra cosa. Pressione e passione che puoi utilizzare a tuo favore, se ne hai le capacità.  
Che qualcosa sia andato storto nel corso di questi mesi lo evidenzia anche l'esonero del direttore sportivo Antonello Laneri, artefice insieme agli altri della straordinaria vittoria rossazzurra dello scorso anno che “paga” le scelte di questa stagione di Serie C, tra allenatore e calciatori. Insomma un vero e proprio terremoto ai piedi dell'Etna che ha messo in dubbio il progetto tecnico del Catania, le valutazioni di tutto l'entourage, tra investimenti e ingaggi, che lasciano dei segni che fanno riflettere. Di certo, chi conosce la Serie C, sa bene che non sarebbe stato facile ed è per questo che si deve mantenere la calma in questi momenti e lavorare con il massimo della lucidità.    

Oggi è un giorno nuovo per il Catania, che lavora per il turno di Coppa Italia con la squadra affidata a Michele Zeoli sul sintetico di Ragalna, mentre il club sta valutando il nuovo tecnico per la panchina. 

Tanti i nomi fatti nelle ultime ore, anche se pare che in “pole” ci sia quello di Cristiano Lucarelli, che esonerato dalla Ternana insieme al suo staff potrebbe tornare a Catania. Poteva essere scelto un nuovo tecnico, ma le “vibrazioni” di un secondo nuovo nome ha forse fatto tremare il club che ha pensato ad un tecnico che conosce la piazza, “usato garantito” si potrebbe dire che divide ancora una volta la piazza che vuole solo un Catania vincente che possa lasciare il prima possibile questa categoria “infernale”.  
Staremo a vedere se alla fine sarà il tecnico di Livorno o qualche sorpresa dell'ultim'ora. Queste prove andranno avanti o proprio come nel film di Aldo, Giovanni e Giacomo queste “prove” non decolleranno?


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