Mister Zeoli
Mister Zeoli

Avellino-Catania 2-1, Zeoli: "Ringrazio la società e la città per avermi dato questa occasione. Abbiamo fatto quello che potevamo
 

E' un Michele Zeoli che mastica amaro dopo la sconfitta di ieri sera per 2-1 ad Avellino che ha sancito la fine dell'avventura del Catania ai playoff. Ma nonostante ciò è riconoscente nei confronti della società e della piazza per la grande occasione avuta di realizzare l'impresa per il Catania.

 

Catania a 7 minuti dall'impresa 

"Siamo arrivati a sette minuti dall'impresa più recupero - spiega Zeoli -  La delusione è tanta, a livello sportivo ritorniamo in noi. Io sono stra orgoglioso di quello che hanno fatto vedere i ragazzi e tanti di questi ragazzi hanno cosa significa vestire questa maglia. Due mesi fa tanti di loro venivano criticati e attaccati. E invece sono contento e orgoglioso e lo dico col cuore, anche perché la società adesso ha più possibilità di scelta per l'anno prossimo. Sono contento perché siamo venuti qua ad Avellino e la squadra era carica dopo che ci avevano dato per scadenti scarsoni e non degni di partecipare a questi playoff facendo anche leva su queste motivazioni. A Catania la squadra di calcio rappresenta la città e la società. Di questo ne sono orgoglioso".

Zeoli - Catania sfiora impresa .
Mister Zeoli (Foto Riccardo Caruso)

"Io ringrazio la società, perché mi ha dato qualcosa di impensabile. Mai avrei pensato di allenare il Catania, dunque ho dato tutto me stesso facendo anche degli errori perché ci sta. Non era però tanto il risultato, non mi sono goduto queste emozioni. Ringrazio anche la gente che mi è stata vicino e i tifosi, la mia famiglia. Qualcosa lascio e bisogna seminare e partire da uno zoccolo duro. Non si sa chi rimarrà, ma questi ragazzi hanno capito cosa vuole indossare questa maglia".

Gli avversari durante il secondo tempo hanno fatto valere la loro supremazia territoriale e non si poteva fare più di quel che si è fatto. Negli ultimi mesi sono state fatte tante cose per far evitare un tracollo alla squadra in termini di risultati.

"C'è anche l'avversario. Se metti Sgarbi dalla parte di Cicerelli qualcosa devi fare. Hanno fatto un eurogol, poi penso che la partita andasse su quei binari fino alla fine. E' chiaro che non avevamo più la gamba per ripartire. Mi dà fastidio non essermela giocata come volevo io, perché se cominci a pensare a Peralta, Ndoj, Tello e Sturaro non puoi arrivare ai quarti di finale e adattare a centrocampista uno come Kontek che ha fatto benissimo. Questa è l'unica cosa che mi dà fastidio perché poi in avanti avevo tante scelte e possibilità. I cambi erano previsti, c'era Sturaro che ha fatto gli ultimi 20 minuti, Zammarini aveva la febbre. Ci sono due termini che sono sfiora o fai l'impresa. Ci davano per sfavoriti".

"A livello di immagine della squadra inizialmente non hanno capito che stavano affondando. So che tanti cercano l'allenatore di grido, ma ci sono trent'anni di calcio negli spogliatoi. Qualche errore l'ho fatto anch'io e lo sapete, non scappo da quello che ho commesso, la squadra poteva capire quel momento brutto prima anzichè arrivare all'ultima giornata. Sono stato poco capito dai ragazzi perché se hai uno che ha presenze in Serie A può essere che acchiappi di più. Io ho sfruttato il fatto di aver giocato qui".

Zeoli: orgoglioso di questi colori 

"Sono orgoglioso di aver scelto questi colori e ringrazio la società perché non era scontato che facessi questo percorso. Ho preso un pullman in faccia, ma sono orgoglioso del percorso fatto col mio staff e di essermi scontrato con ragazzi che hanno una grossa carriera alle spalle. Ci sono anni di contratto, ma a Catania devi avere le farfalle nello stomaco".

"I cambi dell'Avellino si sono visti e non si poteva fare altro. Certe cose vanno sottovalutate andando dietro ai moduli. I protagonisti di questo sport sono i giocatori. Poi qualcuno viene sacrificato, ma qui conta il Catania. Nessuno mi ha mai chiesto come giocherei, perché se tu arrivi in un momento in cui a Catania conta il risultato devi pensare ad altre cose. Oggi nel primo tempo il Partenio fischiava. Si dovevano solo portare in condizione i giocatori stamattina, io me la sono giocata alla pari e i ragazzi hanno recepito. Parecchi piangevano, Grella ci ha ringraziato. Sono stati commessi errori ammessi dalla società e dai tesserati come me. Ma dimezzando questi errori. Siamo arrivati a sette minuti dalla fine tra le prime quattro. So che ora non è facile il tutto".

"Io dicevo che avevo ampia scelta. Ho preso gol dopo tre minuti dal cambio e forse potevamo uscire prima, ma dopo non avevamo più le forze. Non mi interessano i commenti di certa gente e se dicono che Zeoli è scarso ci sta".


 


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