Maria Bellusci, Avigliano: "Mi ispiro a Bonansea e Dybala. Vi racconto l'Eccellenza femminile"
Maria Bellusci, intervistato da Lo Sport Web
Ai microfoni di "Lo Sport Web" è intervenuto per un'intervista esclusiva Maria Bellusci, attaccante dell'Avigliano nell'Eccellenza lucana femminile.
Maria Bellusci: "Mi ispiro a Bonansea e Dybala. Vi racconto l'Eccellenza femminile con l'Avigliano..."
Raccontaci come nasce la sua passione e la sua infanzia.
"La mia passione per il calcio nasce fin da piccola. Crescendo in un ambiente dove il calcio maschile era predominante, ho sempre amato guardare la Juventus in TV e giocare con i miei amici nella villa comunale. Nonostante le piccole difficoltà iniziali, i miei genitori mi hanno sempre supportata, credendo in me e nel mio sogno. Ho iniziato a giocare seriamente a calcio all'età di 9 anni, e da quel momento non ho più smesso"
Bellusci: “Il calcio femminile è in crescita in Basilicata”
Calcio femminile in Basilicata: quante e quali possibilità ci sono?
"In Basilicata, il calcio femminile sta crescendo, anche se, come tutti sappiamo, la strada è ancora lunga rispetto ad altre regioni d'Italia. Nonostante ci siano alcune società pronte a far emergere e crescere grandi talenti, la mancanza di strutture adeguate e di opportunità per le ragazze più giovani limita un po' le possibilità. Tuttavia, penso che con il tempo e con il vero impegno, il calcio femminile potrà avere un impatto più forte anche in questa regione"
Nel sociale ha incontrato difficoltà, o crede che ormai, siano pregiudizi separati?
"Nel mio percorso, fortunatamente non ho mai incontrato veri e propri pregiudizi. Penso che il calcio femminile stia vivendo una fase di grande evoluzione e che, oggi, ci siano sempre più opportunità per le ragazze di esprimersi liberamente in questo sport. Certo, in passato c'era poca comprensione e poca visibilità, ma con il passare degli anni, grazie anche alla crescita di questo sport nel settore femminile in Italia, sono convinta che molti di questi pregiudizi stiano venendo meno. Certamente, ci sono ancora piccoli ostacoli da affrontare, ma credo che la mentalità stia cambiando"
C’è un calciatore o calciatrice a cui si ispira? Dove predilige giocare?
"Mi ispiro a due calciatori che ammiro molto: Barbara Bonansea per la sua grinta, tecnica e capacità di segnare in momenti cruciali, e Paulo Dybala, che considero un esempio di eleganza e intelligenza calcistica. E' sempre bello vederlo giocare ed è colui che mi ha fatto innamorare del calcio. Entrambi, pur avendo stili diversi, sono per me modelli di determinazione e qualità. Per quanto riguarda il mio ruolo in campo, prediligo giocare come ala destra. Mi piace poter attaccare la fascia, sfruttando la velocità per saltare l’avversario. Mi permette di esprimere al meglio le mie qualità e la mia capacità di dribbling, di creare occasioni per la squadra, sia con assist che con i tiri in porta"
Raccontaci l’Eccellenza lucana e l’ambiente di Avigliano.
"L’Eccellenza lucana a livello femminile sta vivendo un momento di crescita, seppur con molte sfide da affrontare. Ogni squadra in questo campionato ha giocatrici molto appassionate e determinate che, purtroppo, spesso devono fare i conti con risorse limitate rispetto ad altri campionati.
Avigliano, in particolare, è una città che ha sempre creduto nel calcio e che, pur non avendo una lunga tradizione nel femminile, ha visto una crescente partecipazione delle ragazze. Sono in questa società da ormai due anni, l’ambiente è molto accogliente e c’è una grande passione da parte dei dirigenti, mister e delle mie compagne. Nonostante le difficoltà, la squadra è sempre pronta a dare il massimo, con l’obiettivo di migliorare e portare il calcio femminile lucano a un livello più alto"
Quali sono i suoi obiettivi futuri.
"Ho due obiettivi principali che spero di riuscire a portare avanti, con passione, determinazione e costanza. Il mio obiettivo a breve termine è quello di continuare a migliorare come calciatrice, sia sotto il profilo tecnico che fisico. A lungo termine, spero di poter giocare a livelli più alti, magari in un campionato di maggiore visibilità. Voglio anche contribuire alla crescita del calcio femminile nella mia regione e magari, un giorno, tornare a insegnare e formare le nuove generazioni di calciatrici"
a cura di Emanuele Cantisani
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