Nei giorni scorsi mentre tutti ammiravano le formazioni che militano in Serie A o pensavano alla Champions League, nel girone E del campionato di 2° Categoria andavano in campo Sporting Indipendenza contro Villaggio Sant'Agata in un match terminato 2-1 per gli ospiti con gol di Giuseppe Rosignoli e Salvo Arcidiacono fratello di Biccio e per i padroni di casa gol di. Nauta del momentaneo 1-1.  Al di la delle posizioni in classifica in campo si sono affrontati “due mostri sacri" di questo calcio in terra battuta, con una passione per il calcio vero e proprio per il quale oggi questi calciatori sono due grandi esempi. 
 

Rapisarda e Scordo. Villaggio Sant'Agata Sporting Indipendenza
Rapisarda e Scordo 

Stiamo parlando di Salvo Rapisarda, presidente/giocatore del Villaggio Sant'Agata, classe '85 ed Enrico Scordo calciatore dello Sporting Indipendenza classe 1980, 44 anni e non sentirli che hanno dato vita ad uno straordinario match. 
Chi ama questo calcio, si è trovato dinanzi a se, due stelle che hanno fatto grande questi tornei tra 1° categoria, 2° categoria, Promozione e quant'altro. 
Da un lato Salvo Rapisarda ha dato luce al proprio quartiere e ai suoi ragazzi grazie al calcio di cui abbiamo già parlato altre volte. “Dopo aver chiuso in bellezza con la storica salvezza in Promozione con il Villaggio S.Agata senza fare i playout - spiega Rapisarda - in un girone di ferro nonostante il -3 dove tutti ci davano per spacciato, era arrivato il momento di rifiatare dopo traguardi impensabili. Ero pronto a ricominciare dalla 3° Categoria ma dopo un colloquio con il presidente Morgana rimasto incredulo del mio impegno, abbiamo deciso per una 2°Categoria ed eccoci qua!”. La foto con Ernico Scordo è un emblema di sport e amicizia. “Enrico Scordo è un'icona di questo calcio dilettantistico - conclude Rapisarda - ci siamo conosciuti tramite questa grande passione che abbiamo per il calcio. Io più piccolo di lui. Ci scontrammo in una semifinale playoff, lui era con la maglia dell'Aci e Galatea. Dice di smettere e poi me lo ritrovo da avversario. Ma con grande onore…”.

Grandi esempi di catanesità di cui si parla poco

E dall'altro lato.. Enrico Scordo: “A dire il vero non mi sono mai fermato. In alcune stagioni sono stato impegnato anche in altri ruolo, ma non ho mai appeso gli scarpini al chiodo - spiega Enrico Scordo - lo scorso anno ho vinto il campionato con lo Scordia, tra un acciacco e l'altro e quest'anno gioco con lo Sporting Indipendenza che vuole fare bene”. 
Insomma, lo sappiamo bene che Ernico Scordo non ama i riflettori e i social, anche se per lui parlano i campionati vinti, le Coppe, a prescindere dalla categoria. 
Prima di indossare la maglia dello Sporting Indipendenza ha giocato con San Pio X, Leonzio, Belpasso, Randazzo, Linguaglossa, Piazza Armerina (dovremmo metterle tutte le squadre, forse tra 25 e 30) con ben 12 promozioni e 1 Coppa vinta ed oggi è dinanzi ad una nuova sfida. 
“Nello Sporting Indipendenza ho trovato una società di quartiere che fa tutto con grande passione - spiega Scordo - al momento siamo nelle prime posizioni in classifica con la voglia di fare più che bene”.   

E quella foto con Salvo Rapisarda: “Con Salvo Rapisarda non abbiamo mai giocato insieme, ma ci rispettiamo tantissimo - spiega Scordo - per ciò che io ho fatto in questi anni e per ciò che fa lui. E' da ammirare, lo rispetto tantissimo perché da solo riesce a gestire questa società che rappresenta il suo quartiere con mille difficoltà. Sappiamo bene che a Catania è difficile fare calcio per mancanza di campi, soldi e sponsor. Grande merito a Salvo e al Villaggio Sant'Agata che grazie a lui non scompare. Mi ha fatto piacere rivederci in campo".  

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Rapisarda e Scordo: emblema di sport e amicizia

Grazie di cuore sia a Salvo Rapisarda che a Enrico Scordo che hanno accettato questa intervista, grazie all'amicizia e alla stima che ci lega nata per un amore in comune: il calcio

Ed è proprio questo il bello del calcio, che sia Serie A o 2° Categoria.. 

 


 

 

 

 


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