Al termine della stagione calcistica 2023-2024 abbiamo voluto incontrare il tecnico Pietro Infantino reduce dall'esperienza pugliese sulla panchina del Gravina presa in corso e finita anzitempo ma grazie al quale Infantino si è fatto conoscere in uno dei più gironi più forti della quarta serie. Esperienza ultra decennale ormai per l'allenatore di Cammarata ed ex arcigno difensore di Acireale, Leonzio, Kroton e Atletico Catania (per citarne alcune, ndr) che negli ultimi anni ha allenato Gravina, Sancataldese, Giarre, Cittanovese, Tuttuocuoio e Acr Messina, Acireale, Gela e Leonfortese. Una lista lunga che evidenzia anni di lavoro sulle spalle. 

Mister Infantino, la stagione calcistica volge al termine, come ha vissuto questi mesi dopo le dimissioni dal Gravina? 
“Esperienza importante in un campionato difficile di serie D. Girone H di assoluto valore, dove abbiamo insieme a “mister Di Dio” conosciuto un bellissimo ambiente con persone perbene. Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto perché abbiamo preso la squadra ( con giocatori che non conoscevamo) a dicembre ultimi in classifica con 9 punti in 12 gare ed abbiamo lasciato il 15 Marzo al quintultimo posto dopo 14 gare e 26 punti (affrontando le prime 9 della classe dall’Altamura alla Gelbison ). Ci è dispiaciuto tantissimo, ma ho creduto sempre che tra una vittoria ed una sconfitta ci sono le persone e i comportamenti. Al di là dei contratti e dell’aspetto economico, il rispetto delle persone e il rispetto dei ruoli sono per me imprescindibili in una condivisione di un progetto sportivo. Questo mese lo abbiamo trascorso innanzitutto analizzando tutto il lavoro che abbiamo svolto in questi tre mesi a Gravina, e poi guardando tante partite”. 

Infantino: “Grazie a chi crede in me. Il rispetto delle persone e dei ruoli è imprescindibile”

Infantino dopo Gravina ancora verso la Puglia

Che idea si è fatto del girone H del campionato di Serie D?
“Campionato molto difficile ed equilibrato, credo che sia uno dei più importanti d’Italia, avendo avuto la possibilità di allenare in quasi tutti i gironi di serie D. Girone composto da grandissime piazze soprattutto pugliesi, dove l’aspetto fisico e tecnico sono di assoluto valore con grandi investimenti economici”.

Ovviamente non si smette mai di guardare alle siciliane tra Eccellenza e Serie D. Cosa l'ha più colpita?
Sicuramente si, io guardo tutte le categorie soprattutto dilettantistiche. Iinnanzitutto seguo gli amici, ho più conoscenza sui giocatori e sul lavoro dei miei colleghi. Mi ha colpito il valore importante delle rose in Eccellenza con in testa Enna, Paternò, Modica, Nissa, Pro Favara ed Atletico Palermo su tutte. In serie di D lo strapotere del Trapani, l’ottimo campionato di Siracusa e Acireale con la partecipazione dei play off, ma vorrei sottolineare il lavoro del Sant’Agata, del Ragusa e del Canicatti. Complimenti per una tranquilla salvezza di Igea Virtus, Licata, Akragas e Sancataldese con molte giornate d’anticipo.



Infantino: “Futuro? Potrei tornare in Puglia…Un plauso alle siciliane di Eccellenza e Serie D

 

In attesa delle partite playoff c'è chi lavora già al futuro. Squilla già il telefono?
Sicuramente si, per chi ha il tempo e le idee chiare, anticipare dà la possibilità di scegliere l’allenatore ed i giocatori per il progetto tecnico che le società hanno in mente. Io devo ringraziare la società del Gravina innanzitutto perché mi ha scelto e mi ha dato la possibilità di farmi conoscere in un campionato importante. La mia priorità è quella di avvicinarmi alla mia famiglia. Ad oggi ho solo la possibilità di ritornare in Puglia con una società importante che vorrebbe ripartire con un nuovo progetto tecnico, azzerando tutto, con il direttore che ringrazio per la stima. Ci siamo dati appuntamento per fine mese”.


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