Orazio Pannitteri e Alessandro Arena, i talenti siciliani che piacciono in Serie B

Sin dal mese di settembre, gli occhi di tanti tra addetti ai lavori e non, si sono fermati su due siciliani che quest’anno hanno fatto parlare di sé. Stiamo parlando di Orazio Pannitteri e Alessandro Arena

Il primo, classe 99’, fantasista della Fermana, ha disputato una grande stagione nonostante la retrocessione dei gialloblu contro la Viterbese. Una crescita esponenziale per Pannitteri, figlio d’arte, che con le sue giocate ha mandato in visibilio avversari e tifosi. Per lui ben 10 reti, 2 assist e ben 35 presenze in C che gli hanno permesso di finire sul taccuino di numerose squadre tra Serie B e Serie C.  Secondo alcune indiscrezioni, pare che possa interessare al Perugia del neotecnico Fabrizio Castori dove potrebbe trovare un altro siciliano, Simone Santoro, lentinese cresciuto tra le file del Palermo che dopo Teramo si è contraddistinto anche in Umbria. Anche il padre Ciccio Pannitteri negli anni 90’ giocò nel Perugia. 

L’altro talento, Alessandro Arena, classe 2000, reduce dall’esperienza in Serie D con l’Fc Messina, è stata certamente una scommessa vinta dal ds Davide Mignemi che lo ha voluto al Gubbio. Giocate e gol pesanti per il calciatore di Marina di Ragusa, cresciuto nel Catania (così come Orazio Pannitteri, ndr).  Dopo una prima stagione tra i professionisti anch’egli piace a mezza Serie B. Secondo i nostri canali, sarà difficile trattenere il ragazzo ma ciò non può che evidenziare il merito degli eugubini che hanno lanciato Arena nel calcio che conta. Alessandro Arena, con 36 presenze, 4 gol e 7 assist ha dimostrato di saperci stare benissimo

In fin dei conti, Arena e Pannitteri sono solo l’esempio di un calcio siciliano che non crede nei propri figli che per mostrare il proprio valore sono “costretti” per certi aspetti a dover lasciare la Sicilia, terra di grande passione calcistica che oggi viene rappresentata da sole due squadre tra i professionisti, il Palermo che domenica si giocherà la finale playoff contro il Padova per il salto in Serie B, e il Messina dal futuro incerto, senza dimenticare l’appena scomparso Catania. Tutto il resto è dilettantismo sul quale bisognerebbe lavorare mentre la maggior parte di chi lo vive si sente già appagato.  


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