"A caccia D Talenti". Oggi incontriamo Giovanni Lucà, terzino classe 2003 del Locri.
In esclusiva su LoSportWeb il calciatore del Locri che si sta facendo conoscere per due doti tecniche.
Giovanni Lucà, classe 2003, si sta facendo apprezzare per le sue grandissime doti a presidio della fascia destra che ara da una parte all'altra. A Locri si potrebbe dire che le doti di questo ragazzo non sorprendono dato che già dalla juniores si erano compresi i numeri dei quali è dotato il talento originario di Gioia Tauro.
Quando è nata la tua passione per il calcio?
«La mia passione per il calcio prende vita durante l’infanzia, tant’è che iniziai a giocare in una scuola calcio all’età di quattro anni. Col passare del tempo questa passione aumentò sempre di più fino ad oggi, che mi ritrovo a giocare in campionati così importanti».
Come giudichi la prima parte di stagione?
«Valutando l’obiettivo di partenza per quanto riguarda il nostro campionato, giudico la prima parte molto importante, dal momento che nessuno poteva aspettarsi un secondo posto in classifica.
Ci siamo trovati a scontrarci con squadre di alto spessore e le abbiamo affrontate a viso aperto, facendo bene il nostro lavoro».
Cosa pensi del campionato di Serie D?
«Il campionato di Serie D è un campionato importante e molto difficile, ci si ritrova ad aumentare le proprie prestazioni, nonostante si arrivi da un campionato di Eccellenza dove il livello è anch’esso alto. Vi è più intensità nel lavoro che si svolge durante la settimana e si scende in campo la domenica fissando un traguardo che deve portarci a giocare al meglio la partita».
Chi è il tuo calciatore preferito?
«Il giocatore che stimo maggiormente è Alexander Arnold, perché gioco nello stesso suo ruolo ed anche perché mi rivedo un po’ in lui, nell’essere più offensivo che difensivo, molto bravo con i piedi».
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
«Il mio sogno nel cassetto credo accumuni un po’ tutti i ragazzi della mia età che come me sognano di giocare in categorie “superiori”, superando ostacoli e inseguendo una suggestione che spero un giorno si possa avverare».
Si ringrazia Emilio Lupis, ufficio stampa Locri 1909 per la preziosa collaborazione