Il Coach Dentro e Fuori dal Campo

Di Gian Luca Bertaccini 

Essere un allenatore oggi significa molto più che insegnare tecniche, schemi o definire strategie. Significa essere una guida, un punto di riferimento e un esempio che non si limita a preparare la squadra per la competizione; il suo compito va ben oltre il campo di gioco del calcio. Il coach è, prima di tutto, un ispiratore di crescita e un promotore di cambiamento.

Il tecnico Gian Luca Bertaccini
Gian Luca Bertaccini 

Il coach è ispiratore di crescita e promotore di cambiamento

Immagina di essere parte di un collettivo in cui ogni voce conta, in cui le differenze diventano forza e non motivo di divisione. È questo l’ambiente che un allenatore deve costruire. La sua missione non si limita a trasmettere conoscenze tecnico-tattiche: il suo vero obiettivo è aiutare ogni individuo a esprimere al massimo le proprie capacità, mantenendo un equilibrio tra l’impegno personale e la collaborazione con gli altri.

Un aspetto fondamentale del ruolo è la capacità di guardare oltre il risultato immediato. Le vittorie sono importanti, certo, ma è il percorso, il processo di crescita e la qualità delle prestazioni che definiscono il successo di una squadra e di ogni suo membro. Ogni sfida, ogni difficoltà, è un’opportunità per crescere, per imparare qualcosa di nuovo e per migliorarsi.

Questo approccio non implica mai perdere: significa 
invece trasformare ogni esperienza, 
anche quelle più difficili, in un trampolino per il futuro.

Un buon tecnico è, soprattutto, un ottimo comunicatore. Sa ascoltare, comprendere le esigenze del collettivo e dei singoli e adattare il proprio messaggio al momento e al contesto. 

Sa quando è il momento di incoraggiare e quando è necessario spronare o addirittura sfidare. Ogni parola e ogni gesto diventano un segno indelebile, capace di influenzare non solo le prestazioni, ma anche la mentalità del gruppo.

Ma l’allenatore è anche un educatore. Trasmette valori come rispetto, forza d’animo e impegno costante. Non forma solo atleti, ma persone capaci di affrontare le sfide della vita con determinazione e integrità. Questo è il suo vero valore aggiunto: lasciare un’eredità che vada oltre il campo.

E qui entra in gioco il parallelismo con la gestione del gruppo nel mondo del lavoro. Un leader aziendale, proprio come un allenatore, deve essere in grado di ispirare, di far sentire ogni membro del team parte di qualcosa di più grande. Creare un ambiente in cui la diversità dei talenti venga valorizzata è una delle competenze chiave. Assegnare ruoli appropriati, promuovere il senso di appartenenza e trasformare le difficoltà in momenti di apprendimento sono elementi essenziali sia nello sport che in azienda.

Gestire sconfitte e momenti difficili richiede la capacità di comunicare una visione chiara, di mantenere alto il morale e di offrire un sostegno concreto. Sia nello spogliatoio che in ufficio, un leader deve saper vedere il potenziale inespresso e aiutare gli altri a raggiungerlo.

Un allenatore è anche un modello. Ogni sua scelta, ogni sua reazione, ogni parola ha un impatto. Deve essere coerente, positivo e costruttivo, anche nei momenti più complessi. Il suo esempio non passa inosservato, ed è proprio questo che lo rende una figura di riferimento.

Questa rubrica nasce per esplorare il ruolo dell’allenatore in tutte le sue sfaccettature, dentro e fuori dal campo. Attraverso riflessioni, esempi e spunti pratici, scopriremo come questa figura possa rappresentare un modello di leadership applicabile in ogni ambito della vita.

E tu? Che cosa significa per te essere un leader in campo o in ufficio? Quali sono le sfide e le opportunità che senti di affrontare in questo ruolo?

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Un tema che non riguarda solo il Calcio. Essere Allenatore: Una "guida" oltre il "campo" vale per tutte le discipline.


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