Come cambia il ruolo dello sponsor negli sport. Ne parliamo con Katia Proietti Onorati

Il mondo dello sport, anima e passione allo stato puro di migliaia e migliaia di persone, anno dopo anno ha manifestato voglia di migliorarsi su ogni fronte. 
Una ricerca e cura del dettaglio che permette di puntare dritti alla perfezione in sé soprattutto per soddisfare le esigenze del pubblico in termini di visibilità in senso ampio, e non solo, per le aziende che investono negli eventi sportivi. 

 

In netta crescita è infatti l’area legata agli sponsor che noi affrontiamo intervistando Katia Proietti Onorati, professionista esperta in sponsorship e partnership sportive che in questo caso noi definiamo una “Top Player” di categoria. 
Responsabile comunicazione e sponsorizzazioni Aerogolf – Associazione Italiana Golf Piloti e Gente dell’Aria, business developer per gli eSports con la GC Sport consultans, oltre ad essere responsabile sponsorizzazioni “Roma Dance Cup” nel settore Danza Sportiva e speaker radiofonica su Radio Roma Sound e tanto altro. 

Esperienza straordinaria, entusiasmo assoluto ed un vulcano di creatività che fa la differenza per una professione affascinante a difficile perché bisogna sempre stare sul pezzo, aggiornarsi per non rimanere indietro.  

Quando si parla di sport in genere, si pensa subito agli sponsor. Come è cambiato il mondo delle sponsorizzazioni?
“Il concetto di sponsorizzazione è cambiato molto dopo la pandemia. Lo Sponsor non va più solo "mostrato" all'interno di un evento sportivo, ma va "integrato". Se ben contestualizzato lo Sponsor diventa un plus valore e non solo un logo o un semplice sostenitore e permette, laddove lo si vuole, di comunicare e sensibilizzare su temi di interesse sociale”.

Nel suo curriculum golf, Padel, danza sportiva e tanto altro. Quanto è importante la giusta visibilità di un brand nel corso di un evento sportivo?
“Come anticipato nella risposta alla domanda precedente, non parlerei di visibilità, bensì di contestualizzazione. Non è tanto importante determinare quanta visibilità dare, ma che tipo di visibilità. Inoltre il concetto di visibilità varia da evento (sport) ad evento: ogni disciplina sportiva ha un suo proprio linguaggio”.

Katia Proietti Onorati: “Se uno sponsor non trae vantaggio un professionista deve dire no”

Si è mai affacciata al mondo del calcio?
“No, non ho mai trattato il calcio. Posso dire che ho cominciato a prendere un po' di confidenza con questa disciplina sportiva da novembre 2023, quando è iniziata la mia collaborazione con la GC Sport Consultants per lo sviluppo del settore eSports in ambito calcistico.

Qual è invece il suo pensiero sugli eSports? Una fetta di sponsorizzazioni in crescita…
“Gli eSports in Italia sono in fase embrionale per quanto riguarda le sponsorizzazioni, ma secondo me in futuro saranno un settore sempre più importante e interessante. La forza di una sponsorizzazione negli eSports sta nella fusione degli strumenti dell'advertising digitale con il tipo di emozione che solo un evento sportivo riesce a generare. Ritengo che gli eSports sono la nuova frontiera delle sponsorizzazioni”.

“Gli eSport una nuova frontiera delle sponsorizzazioni” 

Quale è la capacità più importante che deve avere un esperto in sponsorizzazioni? 
“Il coraggio di dire "No". Se sei un professionista delle sponsorizzazioni selezioni sempre gli Sponsor che porti in campo. Se capisci che uno Sponsor non trarrà alcun vantaggio dalla sponsorizzazione devi dire "no, questa sponsorizzazione non fa per lei" ed anche se sembra semplice, farlo non lo è affatto, però determina il grado della tua professionalità”.

La seguiamo, sempre pronta a dare il massimo tra sport e discipline varie. Cosa c’è nel suo imminente futuro?
“Ho imparato a non fare progetti troppo a lunga scadenza. Adesso sono molto concentrata sul secondo trimestre 2024: sviluppo delle sponsorizzazioni per i Wildays, sviluppo del settore eSports per la GC Sport Consultants e rafforzamento della mia professionalità in ambito golf a Roma”.  

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