Aggressione arbitro, Morgana LND: "Una vergogna per il nostro sport. Abbiamo perso tutti"
Condanna dell'aggressione subita dall'arbitro durante il match Under 17 giocato a Riposto

Una vicenda che fa male e una condanna che arriva da più fronti. Impossibile parlare ancora di violenza con l'aggressione al giovane arbitro durante la partita dei playoff under 17 tra Russo Sebastiano Calcio e Pedara.
Duro e giusto l'intervento del presidente della Lega Nazionale Dilettanti - Comitato Regionale Sicilia, Sandro Morgana:

“Esprimo la mia più ferma e totale condanna per l'aggressione subita dall'arbitro - spiega Sandro Morgana presidente LND - durante l'incontro playoff Under 17 tra Russo Sebastiano Calcio Riposto e Pedara, svoltosi allo stadio Luigi Averna di Riposto. Un episodio gravissimo (quello legato all'aggressione all'arbitro di 19 anni, ndr) che ha scosso l'intera comunità sportiva e che ci riporta indietro nella lotta contro la violenza negli stadi, un tema su cui siamo da sempre impegnati”.
"Questo vile attacco, che ha avuto luogo a pochi giorni dal Torneo delle Regioni - ribadisce il presidente LND Morgana - è una vergogna per il nostro sport e disturba profondamente la vigilia di un momento fondamentale per la Sicilia sul piano sportivo, culturale e turistico. La violenza gratuita che ha travolto l'arbitro, costretto a difendersi sotto una pioggia di calci e pugni, è intollerabile. Fortunatamente, l’arbitro è ora a casa, dopo aver ricevuto le prime cure, ma rimane la gravissima ferita morale e l'indignazione per quanto accaduto.
“Ho personalmente portato la mia solidarietà – continua - all'arbitro e gli ho dedicato un grande abbraccio, confermando il mio pieno supporto a lui e a tutto il mondo arbitrale. Un episodio come questo non deve rimanere impunito. Confido in provvedimenti rapidi, severi e decisivi, con l'obiettivo di evitare che simili atti di violenza possano mai più accadere in futuro”.
Questo è il momento di unire le forze, di dare un segnale forte e chiaro a tutti: lo sport deve rimanere un luogo di rispetto, educazione e sano agonismo. La violenza non ha posto in nessun stadio d'Italia. L'immediato intervento delle forze dell'ordine e la raccolta delle prove, tra cui il video dell'aggressione, sono passi importanti verso l'identificazione dei responsabili. Mi sento profondamente deluso perché in questi anni avevamo intrapreso un percorso importante, grazie anche alle istituzioni dei nuclei antiviolenza. Non vogliamo fermarci. Anzi, è il momento di insistere e rilanciare l’azione di chi ama il calcio, di chi crede nei valori. Siamo vicini al mondo arbitrale, che è parte integrante del nostro sport. Condivido il pensiero dell’Associazione Italiana Arbitri che ha espresso la sua solidarietà con forza, e io sono completamente d'accordo con il loro messaggio: “Questo non è calcio, questo non è sport”. Oggi, purtroppo, abbiamo perso tutti.
Sandro Morgana
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