Si è raccontato Francesco Papale, presidente del Città di Melilli C5 - Terrazza degli Iblei, intervenuto “Al bar de LoSportWeb” in cui si è parlato di futsal e di prospettive future del club neroverde che quest'anno ha partecipato al campionato di Serie A2 Elite sfiorando anche il ritorno in massima serie. 

Papale presidente Città di Melilli ai microfoni de LoSportWeb
Francesco Papale e Alessandro Vilona

“Credo che la crescita del calcio a 5 è stata esponenziale negli ultimi anni - spiega il presidente Papale - lo dimostra un palazzetto di cinque mila posti pieno nella finale scudetto della Meta Catania con altrettante persone fuori. Nessuno qualche anno addietro ci avrebbe creduto. Quella del futsal è una piccola ma grande famiglia che anche attraverso i social attira sempre più tifosi e simpatizzanti”. 

Quel Palacatania ricorda una grande finale vissuta proprio dal Città di Melilli contro Regalbuto. “Si sfidarono due club che stanno facendo cose importanti con l'ambizione di andare in Serie A. Poi a 17” dalla fine fummo premiati.." 

Il mondo del futsal, come detto in crescita, come le squadre siciliane partendo dal Città di Melilli che fanno il tifo per la Meta Catania in questa finale scudetto contro Napoli. 

“Io sono convinto che quando una squadra cresce così come la Meta Catania - racconta ai nostri microfoni il massimo dirigente neroverde - ognuno di noi ne può beneficiare. Tutte le società più piccole possono crescere. Si deve essere contenti e non essere mai invidiosi. Crescita anche dal punto di vista che dei giovani che si avvicinano al calcio a 5 come dimostra la formazione under 19 della Meta che è arrivata in finale di Coppa Italia. Questo produrrà la presenza di tanti ragazzi che dovranno fare esperienza. Tanta linfa assorbita da società più piccole. Ribadisco un concetto. Le vittorie delle squadre siciliane devono essere viste con l'occhio di chi può trarne beneficio e non gelosie e invidie”. 

Con il presidente Papale si torna a parlare dello scorso anno e dell'esperienza in Serie A. “Fu una esperienza bella e indimenticabile perché si è in Serie A, anche se il risultato sul campo non sia stato eccezionale - commenta Papale - però questo ha dato la certezza che una società come il Melilli fatta di giocatori operai che la mattina lavorano e la sera si allenano non solo ha raggiunto la Serie A ma che  può gestirla tranquillamente. Nel nostro piccolo abbiamo fatto la storia avendo il 90% dei calciatori che lavorano giocando alla pari con gli avversari. Siamo l'esempio che con sacrificio la Serie A è raggiungibile. Peccato per il contesto perchè avremmo potuta farla in condizioni migliori, anche economiche e da un punto di vista organizzativo. Sono sicuro che se quest'anno fossimo tornati in A avremmo avuto delle difficoltà"

Quali sono gli obiettivi del Città di Melilli? La costruzione di un importante settore giovanile. 

"Non è la Serie A il nostro obiettivo, ma fare bene - racconta Papale - costruiremo un settore giovanile all'altezza della prima squadra. Dedicheremo qualche risorsa in più al settore giovanile. 
La Meta, ad esempio, è in finale scudetto perchè ha gli italiani più forti. Nel tempo ha saputo costuire una realtà importante con i vari Musumeci, Pulvirenti, Silvestri, Podda ecc. Noi siamo l'unica società della provincia di Siracusa che partecipa ai campionati nazionali. Oggi vogliamo fare in modo che i ragazzi della provincia che vogliono fare futsal a buon livello scelgano Melilli. Essere un punto di riferimento per la provincia di Siracusa". 

Futsal in crescita a tutti i livelli

In chiusura si è ribadito il concetto di crescita per il futsal anche se la strada da percorrere è ancora tanta. 
“Noi siamo partiti dalla Serie D senza fare mai ripescaggi. Un marchio che mi porto dietro - conclude - Augusta e Maritime ci hanno permesso di vivere un'epoca importante. In provincia di Siracusa quest'anno abbiamo avuto 2 gironi di Serie D. Era da tempo che non accadeva. Significa che c'è la voglia di tanti ragazzi che vogliono provare il futsal. Ciò anche grazie alle riforme che permettono ai giovani di avere maggiore spazio e possibilità di crescita giocando tra A, A2 Elite e Serie A2 così come il doppio tesseramento. I social hanno dato maggiore visibilità ma vorremmo che le aziende possano investire di più nel calcio a 5. Dovremmo essere bravi noi presidenti a cercare unione.. con altri tipi di sport per cercare maggiore visibilità”. 

 

 

 

 

 

 

 


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