Addio al giornalista Franco Zuccalà. Uno dei volti più noti di 90° minuto
Addio a Franco Zuccalà Uno dei volti più noti del giornalismo sportivo della Rai
Franco Zuccalà scompare all'età di 83 anni. Uno dei volti più noti della redazione sportiva della Rai
Era nato a Catania il 22 settembre del 1940 Franco Zuccalà. Un professionista con P maiuscola esempio per molti giovani colleghi.
Da “Novantesimo minuto" a “Dribbling”..
Una passione tra calcio e giornalismo che gli permetteva di raccontare tutto con grande eleganza tra “90°” (novantesimo minuto) e “Dribbliing” ma che “Domenica Sportiva”. E dire che la sua carriera ebbe inizio tra Telestar e Antenna Sicilia con Pippo Baudo lasciando l'esperienza di arbitro come tutti lo ricordavano in Sicilia.
“Il 14 aprile di quell'anno - si legge sul sito Rai News - avrebbe dovuto dirigere una partita che lo avrebbe posto all'attenzione dei vertici regionali dell'Aia, ma nello stesso giorno Candido Cannavò gli chiese di sostituirlo per seguire Messina-Juventus per La Sicilia. Fu un'occasione che non si fece scappare e raccontò da inviato per la vittoria dei peloritani per effetto dell'autogol di Renato Caocci”.
Nella sua carriera ha seguito quattro Olimpiadi, dieci Mondiali di calcio, otto Europei, due edizioni della Coppa d'Africa.
Ha scritto per diversi giornali italiani, da La Sicilia a La Gazzetta dello Sport, diventando caporedattore dell'edizione siciliana, da Il Giornale a Tuttosport, mettendo insieme collaborazioni con oltre novanta testate in tutto il mondo. Dal 2000 era editorialista dell'agenzia di stampa Italpress. Ha scritto libri e saggi e ha realizzato documentari di costume in tutto il mondo.
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Zuccalà tra Maradona e Pelè
Ha intervistato i più grandi dello sport e non solo: da Pelè a Maradona, da Cruijff a Beckenbauer e Alfredo Di Stefano, da Nelson Mandela a Henry Kissinger, da Gianni Agnelli a Sophia Loren.
Tantissimi i messaggi di cordoglio per la sua morte, compreso quello della Federcalcio Gabriele Gravina. "La scomparsa di Zuccalà mi rattrista - ha detto - è una perdita dolorosa per il mondo del giornalismo e quello dello sport. È stato un professionista scrupoloso e raffinato, distinguendosi per la preparazione e gli interessi trasversali. Super tifoso della Nazionale, non ha mai smesso di seguire gli azzurri in casa e in trasferta, scrivendo commenti mai banali".
Per il presidente dell'Ussi Sicilia, Gaetano Rizzo, "scompare un amico, ancora prima che un maestro".