Luca Scuderi, fresco di iscrizione all'albo dei direttori sportivi della Figc dopo le esperienze tra Italia e Malta, torna proprio nella Premier League Maltese, come ds del Gudja, formazione che lotta per non retrocedere. Nonostante l'ultimo posto con 6 pareggi e 6 sconfitte, lo stesso Scuderi ci crede, ci credono i giocatori pronti a questa impresa sportiva in un campionato dominato fin qui dall'Hamrun seguito dal Floriana . 

Abbiamo voluto intervistare proprio Scuderi che seguivamo da anni ormai. 

Una nuova sfida maltese

Un sogno che diventa realtà questa iscrizione all'albo dei direttori sportivi. 
Si ho intrapreso questo percorso di studi tramite l'Aic e l‘Adise. Sono stati mesi di studio intenso, perché oggi un direttore sportivo deve essere preparato, oltre che dal punto di vista tecnico e manageriale, anche su normative federali, leggi e sulla materia economica”.

Sei tornato in pista, cosa ci puoi raccontare di questa tua nuova esperienza?
“Sono tornato in pista da circa un mese. E' arrivata la chiamata del Gudja, poche parole col presidente, tanto entusiasmo da parte sua e l' obiettivo comune di salvare il club dalla retrocessione. Ha rivoluzionato dal punto di vista tecnico, cambiando allenatore ed inserendo me . Sto cercando di portare giocatori con qualità e voglia di mettersi in gioco e lottare per salvare la squadra. Sudore lotta e sacrificio. Sono arrivati 5 nuovi acquisti ma stiamo lavorando giorno e notte per aggiungere ancora qualità alla squadra. Domenica è arrivata la prima vittoria in Coppa e successivo passaggio del turno che ci ha dato morale. Sabato avremo uno scontro importante contro il Valletta, nobile decaduta del calcio maltese allenata dall'amico Enzo Potenza. Saremo avversari per 90 minuti, sarà una battaglia perché entrambi abbiamo bisogno di punti”. 

Scuderi: “Il calcio maltese è in netta crescita”

il ds Luca Scuderi lavora a Malta ormai da anni

Malta ormai ti ha conquistato, quali differenze con il calcio italiano, sia tecnico che imprenditoriale. 
"Si vive bene a Malta da tanti punti di vista, qualità della vita alta, tifosi che vivono la partita come un vero e proprio evento per evadere dalla quotidianità. Meno pressione rispetto al calcio italiano, ma la qualità del campionato sta salendo, tecnici qualificati (Uefa A Pro) e giocatori stranieri da tutte le parti del mondo. Molti sudamericani e africani che giocano qui 1/2 anni per poi andare a fare il grande salto in campionati europei più importanti. Anche la nazionale maltese è cresciuta e migliorata grazie al lavoro di un allenatore Italiano come Marcolin. 

Cosa vedi nel tuo futuro?
Nel mio futuro? Per adesso penso a salvare il Gudja. Non c’è tempo per sognare o progettare”.

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