Antonio Ciancio (Tuttocampo.it)
Antonio Ciancio (Tuttocampo.it)

CIANCIO (Tuttocampo.it): “Con un forte attaccante il Cosenza sarebbe già stato salvo”

articolo di Davide Villaggio

Questa settimana il focus sulla Serie B accende i riflettori sul Cosenza, squadra che nelle ultime settimane sta effettuando una grande rimonta dalla coda della classifica verso una salvezza che fino a un mese sembrava insperata.
Per parlare dei ragazzi di mister Viali, abbiamo interpellato l’amico e collega Antonio Ciancio di Tuttocampo.it, che segue da vicino le vicende dei Lupi rossoblu. 

Cosenza in netta ripresa con quattro vittorie nelle ultime cinque. Cosa è scattato nei giocatori dopo la vittoria nel derby con la Reggina?

“Il Cosenza non è di certo nuovo a questo scenario, negli ultimi quattro anni ci ha abituato a delle clamorose rimonte. I Lupi viaggiano quasi sempre come se stessero sulle montagne russe, alternando momenti al top a situazioni di buio totale”. 

Se il Cosenza riuscisse a raggiungere la salvezza, sarebbe l'ennesimo miracolo negli ultimi anni. Come mai, secondo te, la squadra si trasforma nel girone di ritorno?

“La squadra riesce quasi sempre in queste imprese, a parte nella stagione 20/21 in cui a rimettere in gioco i Bruzi è stato il fallimento del Chievo Verona. I rossoblu hanno nel DNA una forza che qualsiasi altra squadra può invidiare, orgoglio, passione e la spinta del pubblico sono fattori che sicuramente incidono maggiormente. Il gruppo ogni volta intuisce quanto sia importante anche a livello sociale la permanenza nel campionato di Serie B, lo riscopre di anno in anno poiché molto spesso gli interpreti sono diversi”. 

Cosenza con il secondo peggior attacco della Serie B, ma comunque ancora in lizza per la permanenza nella categoria. Ha influito l'assenza di un bomber nella stagione dei lupi?

“Il Cosenza ha pagato caro l'assenza di un attaccante che potesse garantire un certo quantitativo di reti, ma molto probabilmente la pecca principale di questo gruppo è da ricercare in un altro contesto. Fatico a ricordare i calciatori che siano di proprietà del Cosenza Calcio, si possono contare purtroppo sulle dita di una mano e questo sicuramente non è un dato confortante, che di certo avrebbe permesso al club delle stagioni meno complicate. D'altronde non si può pretendere di costruire un palazzo se non si ha la cura di verificare che siano state prima realizzate delle fondamenta sicure. Se il Cosenza avesse un numero sufficiente di calciatori di proprietà dai quali ripartire di anno in anno potrebbe costruire una squadra che ambisca a qualcosa in più di una salvezza sudata fino all'ultimo, in rispetto dei tifosi e della gloriosa storia del club”. 

Lunedì ci sarà il posticipo a Palermo contro una delle squadre col rendimento casalingo migliore. Cosa servirà per tornare in Calabria con un risultato positivo?

“La gara con il Palermo è uno snodo cruciale per la stagione in quanto un'altra vittoria metterebbe il Cosenza su binari diversi. Certo, non sarà questa partita a decidere la salvezza matematica ma ha un peso importante. Nella trasferta di Palermo mi aspetto un Cosenza grintoso pronto a scendere in campo con lo scolastico 4-4-2 di Viali che ha invertito la tendenza dando alla squadra un enorme equilibrio rispetto al 3-5-2. Il precedente modulo risultava alquanto obsoleto e rischiava di accentuare un certo squilibrio tattico visto a più riprese sia in questa che nelle passate stagioni. La partita molto probabilmente si vincerà a centrocampo. Il Cosenza dovrà essere abile nel trovare i giusti pertugi nella difesa avversaria senza farsi schiacciare proprio come ha fatto anche con Frosinone e Pisa così facendo avrà buone chance per poter portare a casa altri tre punti preziosi alla causa”. 

Dando un'occhiata alla zona retrocessione e a quella playout, chi, secondo te, rischia maggiormente la retrocessione e chi ha ancora buone chance di mantenere la categoria?
 

“Le squadre nella zona più calda della classifica si passano pochissimi punti, non c'è il tempo per poter fare due conti in tasca che ti trovi dalla disperata lotta salvezza alla zona di quiete, fino ai playoff. Un esempio lampante che dimostra quanto precedentemente affermato sono i soli 7 punti che distanziano la Reggina dal Cosenza, molto probabilmente una situazione simile tre mesi fa sarebbe stata poco pronosticabile, eppure la classifica non mente. Fare una previsione impeccabile di come potrà volgere al termine il campionato cadetto è difficile, ma le squadre che al momento stanno peggio e rischiano concretamente di salutare la B sono: Brescia, Benevento e Spal. Le squadre almeno per ora si trovano distanti di poche lunghezze ma se non verrà colmato il gap nelle prossime giornate la situazione potrebbe essere ben diversa soprattutto se il distacco dalle altre dovesse ulteriormente aumentare. Ribadisco però che la bellezza e lo stupore fanno da padrone a questa categoria e ciò che oggi ci sembra impossibile domani potrebbe essere concreto, perciò mai dare per morte anche le ultime tre, perché il passo è davvero corto e a farne le spese potrebbe essere qualunque team”.


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