Esclusiva LSW - "Chiacchiere rossazzurre" incontra Marco Sapienza
Continua il percorso di "Chiacchiere rossazzurre" rubrica dedicata al Catania e ai suoi tifosi a cura del nostro Davide Villaggio
di Davide Villaggio
Continua il percorso di "Chiacchiere rossazzurre" rubrica dedicata al Catania e ai suoi tifosi a cura del nostro Davide Villaggio. Oggi incontriamo il tifoso Marco Sapienza, abbonato in Tribuna B.
Marco, innanzitutto grazie per aver accettato l'invito de Lo Sport Web. Come stai?
"Ciao Davide, ti ringrazio per la possibilità che mi stai dando di poter esprimere la mia opinione. Io sono uno dei cosiddetti orfani della matricola 11700. Avevo giurato di non occuparmi più di calcio, è stato uno shock tremendo. Ma adesso andiamo fuori dai preamboli ed entriamo nel vivo delle risposte".
Il Catania è tornato nel professionismo dopo un anno di purgatorio in Serie D. Come giudichi la stagione dei rossazzurri? Ti aspettavi questo campionato a senso unico?
"No non mi aspettavo un simile campionato, il Catania non ha mai vinto in questa maniera, con siffatto assoluto dominio. Ed è stata una cavalcata incontrastata. Personalmente la giudico una condizione necessaria. La D Catania poteva giocarla solo in questa maniera".
In prospettiva della prossima stagione, cosa pensi serve a questo organico per giocarsi fin da subito la promozione diretta in B?
"La squadra che verrà. Devo dire che mi appassiona fino a un certo punto questa discussione. Ma come gioco, come divertimento posso provarci a fare il Ds. L'allenatore in primis andrebbe riconfermato. Merita la riconferma, solo una piazza come Catania potrebbe mettere in croce uno che ha distrutto il campionato. E le Ferrari...occorre saperle guidare. Altrimenti ti schianti. Partiamo da un 4-3-3. Difesa secondo me necessita di un centrale di spessore. Un Martinelli. Un Silvestri. Un terzino sx, Costa del Foggia fortissimo".
Per quanto concerne le questioni inerenti le strutture, a partire dalla ristrutturazione dello stadio, fino a giungere ai campi di Nesima, che opinione ti sei fatto?
"Le strutture. La gestione delle strutture è un punto dolente. A Catania la politica è quella degli annunci. Di fatto questa squadra si è allenata a Ragalna. Vergognoso non avere fornito un campo in città, non c'è crisi che tenga. E la riqualificazione di Cibali è un progetto con molte ombre e ancora nulla di significativo. Dopo due anni di annunci periodici. Male davvero".
Che ruolo reputi dovrà avere il prossimo sindaco della città nella stretta collaborazione con la dirigenza etnea? Rispetto al passato, quali errori non si dovranno ripetere?
"L'amministrazione. Sarà difficile fare peggio, tuttavia occorre avere speranza nel futuro. Pelligra è una chance enorme e troppo grande per poter essere vanificata. E chi si assumesse tale onta verrà scolpito in un muro di vergogna. Come quelli che fecero scappare Tacopina".